Mayday!


Mayday!
Subito deciso e diretto, il messaggio che gli As We Are vogliono lanciare battezzando così il loro primo album di debutto, autoprodotto e in collaborazione con l’etichetta torinese Pan Music Production.
Dopo poco meno di un anno dalla loro formazione, i 4 ragazzi di Treviso che hanno dato vita a questo progetto musicale sulle sfumature del pop-punk californiano, rilasciano “Mayday!”, un disco di 12 tracce legate da un filone narrativo incentrato sulla richiesta d’aiuto, sulle difficoltà che i giovani di quest’oggi affrontano tutti i giorni, sulla voglia sfrenata di inseguire i propri sogni, punti fermi nella vita che danno una motivazione per andare avanti nonostante i sacrifici che talvolta bisogna fare.

Si nota fin da subito la forte impronta pop-punk che gli As We Are hanno voluto dare alle sonorità del loro album, mescolando molte influenze musicali che si discostano dal genere dando così un loro stile personale. Le influenze che più si addicono a questo album sono sicuramente gli A Day To Remeber, i blink-182, Yellowcard, ma anche molti altri distanti dal comune pop-punk come gli Enter Shikari.
Questo album vede la collaborazione dei Melody Fall per il primo singolo estratto “Sorry”, che diventa fin da subito un’icona del disco legato al videoclip, ovvero un riassunto della storyline di tutte le altre tracce dell’album.

Nel disco fa la sua apparizione anche un personaggio molto noto, al di fuori del mondo della musica, inserito all’interno di un brano (musicalmente dinamico, articolato e intrecciato ad un interludio strumentale molto aggressivo). Si parla di un generoso messaggio motivazionale estratto da un discorso di Steve Jobs, molto affine alle tematiche trattate in questo LP.
La chiusura dell’album lascia spazio all’immaginazione, in quanto, con una nota tra il malinconico e lo spensierato, si sente gridare un “Goodbye” ripetuto più volte, un messaggio di ringraziamento, di augurio, di speranza ma anche di abbandono e di coraggio per lascarsi molte cose alle spalle e guardare al futuro.
Questo è Mayday! un’opera ben pensata ed articolata, piena di legami ed intrecci di sonorità e di tematiche molto dirette come i titoli dei brani, caratterizzati ognuno da una singola parola.

Mayday, As We Are

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