Nella Stanza


Il riferimento agli anni ottanta e allo spirito vacuo del pop, è palese fin dalla copertina, ma “Nella Stanza” – album di esordio del cantautore milanese Andrea Devis – racchiude in sé molte più sfumature di quelle che ci si potrebbe aspettare da un debutto. Totalmente autoprodotto – fin per l’appunto dal disegno di copertina, dello stesso artista – sfugge alle definizioni di genere, collocandosi in un limbo dove – per quanto il pop risulti predominante – gli elementi di musica elettronica, e talvolta addirittura gospel e soul, non mancano. Una vocalità sempre in primo piano ma al servizio delle parole, che raccontano per lo più di relazioni, amori e storie rimaste in sospeso. Tredici brani che non si sforzano di assomigliarsi, ponendosi come episodi autoconclusivi di una stessa serie dove il vero collante è la voce narrante. Arrangiato e mixato interamente da Edoardo Morelli e masterizzato ai Massive Arts Studios di Milano da Alberto Cutolo (Mina, Franco Battiato, Pino Daniele…) “Nella Stanza” si compone di undici brani inediti e due cover.