Omaggio a Beethoven


L. van Beethoven,
Quartetto N° 4 in do minore, Op. 18
I sei quartetti che formano l’opera 18 sono stati composti tra il 1798 ed il 1801 e dedicati al principe Franz Joseph Lobkowitz, uno degli amici più influenti di Beethoven. Il quarto quartetto è composto nella tonalità preferita, almeno in quel periodo, di Beethoven – do minore. Il Maestro se ne serviva per rappresentare i conflitti drammatici ed è forse proprio per la sua intensità che questo quartetto si è guadagnato una certa celebrità tra i sei dell’ op. 18, nonostante la scrittura, che mette in risalto il primo violino, sia la meno innovativa della raccolta.

F. Mendelssohn
Quartetto N° 2 in la minore, Op. 13
Mendelssohn si dedica intensamente alla composizione di quartetti tra il 1827 ed il 1830 ed è proprio nel 1827 che compone il Quartetto n. 2 dell’opera 13 scontrandosi con l’eredità beethoveniana e rendendolo un omaggio al maestro di Bonn.
La composizione si apre con un Adagio introduttivo, una tecnica già cara ad Haydn ma che ora viene utilizzata a fini espressivi completamente diversi: la breve frase di apertura, immediatamente sviluppata, porta infatti alla citazione dell’inizio del Lied op. 9 n. 1 dello stesso Mendelssohn, sulle parole «Ist es wahr?» («E’ vero?»), un motto interrogativo che richiama il simile procedimento utilizzato da Beethoven nel Heiliger Dankgesang dell’op. 132 o nel Der schwer gefasste Entschluss dell’op. 135.

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