RADICE


RADICE, un album di 8 brani in vernacolare, la lingua che pone a contatto con un’autenticità più libera dai condizionamenti man mano assorbiti. L’album è stato prodotto in questi ultimi due anni, un periodo che ha imposto una rilettura dell’intera considerazione dell’esistenza.

Il brano di riferimento di questo periodo, d’impronta marcatamente folk, è “Nun te fermà maje”, un energico invito ad andare avanti riconoscendosi un valore intrinseco a prescindere da tutto e da tutti. In “Povero Cristo” si grida, con un piglio dark rock, il dolore e l’orrore di un per una ferita che non guarisce per la devastante vicenda di Stefano Cucchi e per tutte le vittime della malagiustizia. Segue “Varche mmiezo ‘o mare”, una riflessione sulla fragilità dell’uomo.

È un album fatto di spensieratezza, di interrogativi, di giri in auto di notte, di bottiglie di birra in spiaggia e sogni…. e tanto altro ancora.

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