Si passa infatti dal punk rock più veloce di “Fuori” fino alla classica rock ballad “Rain“, mantenendo però un filo conduttore tra testi e arrangiamenti che rende il tutto molto scorrevole all’ascolto, grazie anche alla presente di alcune brevi tracce “Project” che ci accompagnano da un brano all’altro, come se gli stessi fossero in stretto contatto tra loro.
“Small town, good wine and sad people” è quindi alla stregua di un concept album che racconta nei testi del disagio della vita di provincia e della difficoltà di comprendere e rapportarsi con una realtà più grande, sentimenti che sfociano nel rifiuto di quest’ultima, come se farne parte significasse la perdita dell’individualità e della libertà.
Un album ricco di grinta e rabbia in cui non mancano momenti più sentimentali di introspezione.