In questo ep ci sono caduti, spinti quando meno se l’aspettavano, momenti molto diversi di me. Il brano più datato, Eiaculare, è l’emblema di un tappo che vola via e si schianta su un lampadario che va in pezzi. Nozze allo stagno ho iniziato a scriverla in treno tra Pesaro ed Ancona, pensando a quanta bellezza c’è nel litigare per riappacificarsi, e spero che un giorno la finirò. Gino il pescatore è nata durante un’intensa seduta sul wc ed è anch’ essa, a suo modo, l’emblema di un tappo che vola via, ma nella direzione opposta. In Eastwood ci sono tutta la cattiveria e la disperazione che ho potuto trovare durante un altro viaggio in treno Ancona-Termoli dopo una notte insonne e l’incontro con una signora che voleva a tutti i costi tirarmi dentro le sabbie mobili della sua tristezza. Niente dentro è un raggio di sole che mi ha illuminato un giorno di gennaio, che mi ha costretto a tirare giù il finestrino e che mi ha detto in modo chiarissimo che non c’è nessuna colpa nel sentirsi vuoti e leggeri.