V ike – “Volgograd”. A sorpresa e dopo tre mesi dalla pubblicazione di “Solo”, il musicista cambia ancora una volta direzione con un brano dance dal sapore clubbing. SI apre il sipario su un panorama freddo e distaccato, fortemente plasmato da suoni anni ’90 e che racconta di giovani abbandonati a sé stessi nelle fredde lande sovietiche. Un’allegoria della situazione che stiamo vivendo, tra alcol, sigarette e apatia.
Continua la sperimentazione di Vike, che torna a strizzare l’occhio alla darkwave, ma questa volta in modo ancora più brutale, con chitarre che sembrano sintetizzatori e voci cristallizzate dal vocoder.
Vodka liscia e olive nere.