Era il 1233 quando Federico II di Svevia istituì in tutto il Regno i festeggiamenti per il suo genetliaco.
A quasi 800 anni di distanza, nel luogo simbolo dei suoi interessi culturali e artistici, si ripropone quella celebrazione. Al linguaggio universale della musica, in grado di travalicare il tempo e lo spazio, è affidata questa ricorrenza. Sarà il Quint’Etto d’Archi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma ad eseguire il concerto in occasione di in Die Natalis del prossimo 26 Dicembre alle ore 18.00 nel Castello di Lagopesole.
Formato da professori, tutti di matrice classica, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’ensemble, attraverso una serie di arrangiamenti scritti dai suoi componenti, propone una commistione di stili unica nel suo genere, dal classico al pop/folk passando per il rock e i ritmi sudamericani, in un continuo alternarsi di emozioni che nascono dal piacere di far e fare ascoltare la musica. In programma, quindi, brani di Piazzolla, Miller, Modugno, Ferrio, Mozart. Partendo dall’insegnamento federiciano della combinazione di diverse culture, perciò, la scelta è ricaduta su questa particolare formazione considerato l’apporto che ogni singolo componente adduce, dalle vaste esperienze maturate in altri generi musicali, all’interno del complesso che è in grado, così, di poter presentare un repertorio che è il risultato di una fusione degli uni con gli altri e che si apre a nuovi orizzonti sonori, quasi inesplorati, per un gruppo di soli strumenti ad arco.
Direttore Artistico: Fabio Silvestro